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L’Agcom bacchetta le emittenti: “Sul referendum serve più informazione”

Agcom bacchetta le emittenti per il Referendum dell'8 e 9 giugno

Richiamo dell’Autorità di garanzia: “Ai cittadini va garantita un’informazione corretta, imparziale e completa sui quesiti e sulle opzioni di voto”

L’Agcom ha inviato un formale richiamo a tutte le emittenti televisive e radiofoniche: è necessario garantire un’adeguata copertura informativa in vista del referendum dell’8 e 9 giugno. Lo rende noto l’Autorità stessa attraverso un provvedimento ufficiale.

In particolare, il Consiglio dell’Agcom, alla luce dei primi risultati del monitoraggio, ha adottato un atto di richiamo rivolto alla Rai e a tutti i fornitori di servizi di media audiovisivi e radiofonici a livello nazionale, affinché assicurino una copertura informativa completa sui cinque quesiti oggetto del referendum.
Informazione corretta e imparziale per i cittadini

Obiettivo del richiamo, si legge nel documento, è quello di offrire ai cittadini un’informazione corretta, imparziale e completa sia sui contenuti dei quesiti referendari sia sulle diverse opzioni di voto e le relative argomentazioni.

Tutte le emittenti sono quindi tenute a rispettare quanto previsto dalla delibera n. 102/25/Cons dell’Autorità.

In aggiunta, la Rai dovrà conformarsi al provvedimento adottato il 2 aprile 2025 dalla Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.

Entrambi i regolamenti ribadiscono l’importanza di una copertura informativa adeguata sulle tematiche referendarie, al fine di garantire pluralismo, trasparenza e diritto all’informazione.

In sostanza, le emittenti – in netto contrasto con quanto rilevato finora – saranno ora obbligate a trattare il referendum in modo più completo ed equilibrato.

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